Tabacchi, Odoardo, 1831 - 1905
Descripción
Escultor italiano. Estudió en Florencia, donde recibió la influencia de Bartolini. En Milán fue ayudante de Tantardini y de Pietro Magni. Más adelante llegó a un estilo autónomo, de naturaleza ecléctica, dentro de las exigencias de la bohemia imperante en la época.
Profesor en
Teacher of
Relacionado con
-
Accademia di belle arti di Brera
(1845-18??)
Campo de actividad
Profesión / ocupación
Lenguas asociadas
Otros nombres
- Tabacchi, Odoardo, 1831 - 1905
Apuntes biográficos
Nacque casualmente a Ganna, frazione di Valganna, da una famiglia residente ad Ardena. Fu allievo dell'Accademia di belle arti di Brera a partire dal 1845, quindi impegnato presso gli studi di altri artisti a Milano e successivamente a Roma (dove vinse nel 1851 un concorso per il pensionato triennale), a Firenze e a Napoli. A Milano ebbe uno studio proprio dal 1860 al 1868 e concentrò la propria attività soprattutto sulla scultura monumentale.
Monumento a Arnaldo da Brescia, Brescia Sono sue opere, tra le altre, il monumento a Cavour a Milano (con Antonio Tantardini), il monumento a Arnaldo da Brescia e le tombe Cuzzetti e Sedaboni al cimitero Vantiniano a Brescia, al Paleocapa, a Garibaldi a Torino, al Foscolo ed il monumento equestre a Umberto I, ad Asti in piazza Cairoli.
Dal 1867 tenne la cattedra di scultura presso l'Accademia Albertina di Torino, su sollecitazione del suo predecessore e maestro Vincenzo Vela. In questo periodo la sua produzione si orientò piuttosto sulle figure di genere, specialmente statuette femminili di facile impostazione e fattura, che gli valsero una larga popolarità e vennero ampiamente replicate.
Le sue opere sono caratterizzate da un tocco personale nell'insistita e minuta descrizione delle materie raffigurate, una ricerca mimetica derivata dal naturalismo della sua formazione, portato spesso ad esiti accentuati. Più temperato nell'espressione quando si tratta di monumenti celebrativi, nelle opere di genere rivela un'estetica tesa alla facile comprensione, alla vivace e diretta comunicazione del messaggio. Questo contribuì alla popolarità dell'artista, che espose nelle principali mostre italiane e anche a Parigi e Vienna.
Tra i suoi allievi più fedeli sono annoverati: Giacomo Ginotti (1845-1897), Pietro Canonica (1869-1959), Davide Calandra (1856-1915), Edoardo Rubino (1871-1954)[2], Giuseppe Realini e il celebre Leonardo Bistolfi (1859-1933).